giovedì 30 agosto 2012

La crisi del settimo anno


Quante volte la massima “è la crisi del settimo anno”, ha giustificato un momento di impasse nella nostra vita affettiva.
Personalmente, lo estenderei anche alla vita professionale: è
ciò  che è accaduto a me!
Dopo sette anni vissuti serenamente sul luogo di lavoro, con intorno persone care, in un ambiente conosciuto, ho sentito il bisogno di lasciare la “vecchia” realtà  per misurarmi con una nuova.
Certo, il mio è un salto nel buio; lo so!
Ma ad un tratto NON mi sono piaciuta più, non ero più io.
Dopo anni si diventa, per gli altri, scontati. Tutti di te hanno la stessa opinione e ti ripetono la bella e brava persona che sei, la tua solarità, la tua professionalità e discrezione.
Nessuno va oltre  quelle  tue doti e guai a mostrarsi “diversa” o meglio, a far vedere l’altro tuo lato ,che pure c’è, ESISTE e viene sollecitato dagli stimoli esterni.
Noi esseri umani non possiamo essere scontati, ma siamo in continuo divenire che è dato da tanti fattori: età, esperienze,  ambiente circostante…
Siamo duttili e dinamici e soprattutto LIBERI!
Ho sentito, così, il bisogno di nuova linfa per non appassire.
Non sempre siamo tenuti a farci apprezzare per le nostre buone qualità: gli altri devono accettare anche i nostri momenti “down”, le nostre manifestazioni meno edificanti, ma tanto umane.
Sarebbe bello essere amati e amare tutti senza condizioni, ma è impossibile: saremmo in” odore di santità”.
Meglio, dunque, ricominciare con altri stimoli e lasciar fare al tempo e, se non dovesse andar bene, possiamo cambiare ancora…
Condizionati sì, ma liberi dentro!
Un saluto a voi.  Marta



sabato 7 aprile 2012

La Pasqua a casa mia

Per augurarvi una Buona Pasqua vi propongo i dolci pasquali di "casa mia", un mix di ricette di varie regioni.


T
 Tortano napoletano "rivisitato o Ciambella rustica (sopra ci sono semi di sesamo)


Auguri di cuore a voi tutti.

domenica 4 marzo 2012

Una bella giornata di sole

In una bella giornata di sole, a spasso per le vie del centro con il mio “lui”, abbiam giocato ai turisti! Macchina fotografica al seguito, pranzetto in  uno dei tanti bei locali tipici sul mare e, dulcis in fundo, caffè in un bar all’aperto che si affaccia su uno splendido castello, appartenuto agli aragonesi.
Così, dopo il lungo e “freddo” sonno invernale, abbiam riaperto gli occhi e riscoperto le bellezze di” casa nostra”. Vi posso assicurare che non hanno nulla da invidiare (in quanto a bellezza e storia) ai tanti luoghi, seppur meravigliosi, che visitiamo durante i nostri viaggi! Ecco a voi le foto e ditemi se non è bella!!
Benvenuti a Taranto


Il nostro castello aragonese


Il lungomare, in pieno centro cittadino.


Le colonne di Poseidone come testimonianza della "Magna Grecia"
Il suggestivo ponte girevole che tutti i giorni attraversiamo per recarci all'altro capo della città.


Il Castello Aragonese


Tramonto_lungomare 

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venerdì 17 febbraio 2012

Torta golosa

Carissime,
questa volta vi propongo una torta con ripieno di nutella, suggeritami dalla mia cara collega Claudia. Detto, fatto: favolosa e semplice! E' stato un vero successo per grandi e piccini...
Vi domanderete (a volte anche io!) come mai  scriva soprattutto ricette e raramente pubblichi un post sentimentale.
Eppure, idee e pensieri ne avrei tanti da tradurre in parole.
In questo periodo, però, sono mentalmente stanca e in "assenza di sentimento", oserei dire!
Ovvero, non ho voglia di pensare, nè di "sentire", quindi, appena posso, mi dedico a qualcosa che mi rilassi: la cucina, dolce o salata che sia!
La torta di cui parlo è fatta con due impasti: pasta frolla con un letto di nutella, su cui ho versato una base di pan di Spagna al cacao.
Vi abbraccio e buon appetito

domenica 5 febbraio 2012

Tarallini al vino bianco


,
Mie care,
vi ho già parlato delle "Ciambelline al vino rosso" dolci.
Quelli che vi propongo ora, invece, sono i classici tarallini all'olio con vino bianco. Ne vado matta e così ho imparato a farli da sola, personalizzando la ricetta.Tra le mie amiche vanno a ruba e mi ringraziano per averglieli insegnati!Sono pronti in mezz'ora, tra esecuzione e cottura!
Io li faccio misti: col pepe, con

mercoledì 18 gennaio 2012

Sapori di casa mia

Borgorose ( Rieti )

Da bambina, puntualmente ogni anno, trascorrevo le vacanze di Natale con la mia famiglia nel paese natìo di mia madre.
Così, ci si spostava dalla Puglia in un paesino tra Lazio e Abruzzo: Borgorose.
Di questa ultima regione, il piccolo borgo ha mantenuto talune espressioni dialettali, la cucina, i dolci.
Ricordo che io e i miei fratelli non vedevamo l’ora di andare al “paese”, dove la mia cara e adorata zia Enrichetta aveva preparato per noi un sacco di iuta, colmo di prelibatezze fatte con le sue mani.
 C’erano i classici biscotti, le ferratelle, i “murzitti” (sfoglia tirata, ripiena di miele, noci e cacao, arrotolata e tagliata a rombo), le ciambelle con “gli anesi”(semi di anice) che tuttora offre la futura sposa ai compaesani, durante l’usanza del “comparire”( di ciò vi parlerò in seguito).
 Le sere invernali, invece, erano riscaldate dalla “pizza sfogliata”(sfoglia tirata e ripiena con salsiccia e pancetta, richiusa a forma di spirale)e cotta alla brace.
 Infine, la “pizza di Pasqua”, dolce tipico pasquale con canditi e uva passa, simile al panettone.
Ora non sono più bimba, ahimè, ma la mia mamma ancora mi prepara qualcuna di quelle ghiottonerie, di cui conservo le ricette originali.
Facendo questo meraviglioso tuffo nel passato, sono tornata indietro di più di trent’anni, eppure mi sembra ieri…

lunedì 16 gennaio 2012

Ciambelline al vino rosso

Ciambelline al vino rosso


Entrando nei panifici, capita sovente di imbattersi in tante prelibatezze.
Una di queste, almeno dalle mie parti,  sono i biscotti al vino rosso, ornati di qualche mandorla.
Ho domandato la ricetta al "mio fornaio" e ve la dono. Certo, non so se abbia mentito tenendo per sè qualche trucchetto. Sta di fatto che ogni volta che li faccio, vanno a ruba.
Ecco a voi il procedimento delle mie ciambelline: