venerdì 22 novembre 2013

Pettole di Santa Cecilia

Oggi, 22 novembre,  per noi tarantini è un giorno  importante: Santa Cecilia!
Patrona dei musicisti, S. Cecilia dà l'avvio alle festività natalizie: fin dalle prime ore del mattino, infatti, è possibile ascoltare la banda con le sue meravigliose pastorali natalizie, il cui suono si confonde con l'odore delle pettole, semplici frittelle ricoperte di zucchero.
Io le ho preparate questa mattina e ve le mostro, dandovi anche la ricetta da me "rivisitata" negli anni.

Ingredienti:
- 500 g di farina 00 (oppure metà manitoba e metà 00)
- un cucchiaino di sale (mai vicino al lievito!)
- un cubetto di lievito di birra o una bustina di liofilizzato, sciolto in
  un pò di acqua tiepida con 1 cucchiaino di zucchero, acqua tiepida
  (io aggiungo anche latte) quanta ne raccoglie, fino ad ottenere un
  impasto morbido e liscio, NON un panetto!

Procedimento:
L'impasto deve essere lavorato e "sbattuto" con una mano per un pò, fin quando risulti liscio, NON liquido, ma deve attaccarsi alla mano "a nastro", come diceva  mia nonna.
Coprirlo bene e farlo lievitare almeno 1 ora.
Trascorso questo tempo, mettere sul fuoco una padella con abbondante olio di arachide (è l'unico in grado di dorare bene e mantenere le alte temperature); quando l'olio sarà caldo versarvi le pettole, cioè palline, più o meno sferiche, che otterrete prendendo un pò di impasto con un cucchiaio.
Qui, ogni "donna tarantina" utilizza la sua tecnica: la mia è la più pratica, proprio come me!
Quando saranno dorate, scolarle e cospargerle di zucchero semolato.
Buon appetito!!

1 commento:

  1. Cara Marta, si avvicina anche quaest'anno S.Cecilia e così ho sbirciato tra le tue ricette!! Domani mattina le farò...grazie.
    Lory

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