Ehilà!! Eccomi di nuovo qui!! Finalmente, da quanto tempo!! Ebbene, dopo le vacanze in Umbria, sul lago Trasimeno, sono tornata a lavoro e il tempo è stato davvero poco per mettermi ai fornelli e anche il clima non mi ha certo incoraggiata!! Ieri però ho fatto il dolce che sto per proporvi. Di cosa si tratta? Di un dolce tipico abruzzese, pescarese per la precisione: il Parrozzo!
Tradotto in italiano significa "pane rozzo" e tale doveva essere in origine. Poi fu un pasticciere a "trasformarlo" nella versione dolce, talmente buono che il sommo poeta Gabriele D'Annunzio, buon intenditore di
donne, ma anche di buon cibo, dedicò al "parrozzo" un sonetto dialettale.. Vi chiederete come mai abbia pensato di proporlo. Presto detto: mia mamma ha origini abruzzesi (L' Aquila per la precisione) e lo conosco bene. Erroneamente si pensa che sia un dolce tipico natalizio, invece lo si trova tutto l'anno nelle pasticcerie locali... Alcuni giorni fa l'ho visto fare in tv e così lo faccio conoscere anche a voi...
Tradotto in italiano significa "pane rozzo" e tale doveva essere in origine. Poi fu un pasticciere a "trasformarlo" nella versione dolce, talmente buono che il sommo poeta Gabriele D'Annunzio, buon intenditore di
donne, ma anche di buon cibo, dedicò al "parrozzo" un sonetto dialettale.. Vi chiederete come mai abbia pensato di proporlo. Presto detto: mia mamma ha origini abruzzesi (L' Aquila per la precisione) e lo conosco bene. Erroneamente si pensa che sia un dolce tipico natalizio, invece lo si trova tutto l'anno nelle pasticcerie locali... Alcuni giorni fa l'ho visto fare in tv e così lo faccio conoscere anche a voi...
Premessa: si dovrebbe utilizzare lo stampo a cupola, quello da zuccotto ma, se sprovvisti, andrà bene quello classico per torte.
Lo dedico alla mia amica Letizia, che questa estate avrebbe voluto"pasticciare" con dolci e dolcezze se il tempo non fosse stato davvero tiranno. Ma il nostro "lavoro" in cucina è solo rimandato...
Vi presento la ricetta originale, tenete conto che io ho dimezzato le dosi perchè, come vi dico spesso, quando mi cimento con una nuova ricetta temo sempre la riuscita...buona!!
Ingredienti:
6 uova
250 g di zucchero
150 g di semolino
200 g di mandorle intere (con la pelle!!) tritate nel mixer
la scorza di limone grattugiata (facoltativa)
1 fiala di aroma di mandorle amare (non necessaria)
1 bicchierino di rum ( o amaretto di Saronno)
una tazzina abbondante di olio di semi (60 ml)
1 cucchiaino di lievito per dolci (non è previsto nella ricetta originale!!)
Per la glassa di copertura: 150 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria insieme a poco burro (serve a lucidare!)
Procedimento
Separate i tuorli dagli albumi. Montate a crema i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite a questo punto, amalgamando delicatamente, le mandorle tritate, il semolino, il liquore, l'olio e la scorza di limone. Infine, montate a neve ben ferma gli albumi (con un pizzico di sale) e uniteli piano piano al composto, dal basso verso l'alto. Questo dolce è come il Pan di Spagna, non prevede il lievito (io però ne ho messo un cucchiaino!!) ma è importane la lavorazione degli albumi.
Trasferite il composto in uno stampo a cupola imburrato e infarinato e infornate a 160° per 45/50'.
La cottura mai come in questo caso è indicativa, perchè ha bisogno di crescere piano piano per potersi asciugare bene e guai ad aprire il forno prima. Comunque, trascorso il tempo di cottura, fate la prova stecchino e regolatevi. Una volta sfornato fatelo raffreddare bene. Disponetelo su una gratella. Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato fondente e versatelo, ancora caldo, sul "Parrozzo" e fatelo raffreddare a temperatura ambiente.
E poi...BUON APPETITO!
P.S.: Anche la mia "attività fotografica"è andata in vacanza e lascia un pò a desiderare, di ciò vi chiedo scusa ma il risultato è garantito!!
P.S.: Anche la mia "attività fotografica"è andata in vacanza e lascia un pò a desiderare, di ciò vi chiedo scusa ma il risultato è garantito!!
Perche' mi provochi con queste delizie?
RispondiEliminaGrazie della dedica ma..... sarebbe meglio assaggiarlo
Ciao un abbraccio
Letizia
Ti provoco perchè so che puoi farcela!! Un abbraccio mia cara e a presto
EliminaQuesta torta mi intriga parecchio! Brava Marta! Non l'ho mai mangiata sebbene abbia vissuto per 4 mesi in provincia de L'Aquila tanti anni fa.
RispondiEliminaTi consiglio di provarla! Conosco bene l'Abruzzo in particolare L' Aquila e provincia. I miei tuttora vivono in un paesino vicinissimo ad Avezzano. Ciao cara
EliminaCiao! Bentornata. Ti aspettavo qui sul blog! Ho comprato tutti gli ingredienti perchè voglii provare questo dolcetto.
RispondiEliminaGrazie e a presto. Mary
Perdonami per il ritardo, ma il tempo vola via e quasi mi dimentico di avere un blog! Spero ti sia piaciuto mia cara. Ciao
EliminaCiao cara Marta.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Claudia
Ciao cara e bentornata qui! Immagino che ora sia un pò difficile dedicarti ai dolci, ma appena potrai questo è da...provare!! Ieri l'ho fatto abbinato ad una deliziosa crema al mandarinetto. Sluuurppp!! Bacioni
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