lunedì 3 febbraio 2014

Miti da sfatare

Qualche giorno fa, durante un viaggio in treno durato molte ore, ho avuto modo di leggere un articolo interessante sulla rivista "Focus", dal titolo "Cibo, quante bugie!".



Ebbene sì, cari amici, non immaginate quante falsità ruotino attorno alla nostra alimentazione e alle quali noi crediamo ciecamente!
Una lista di affermazioni "controcorrente", che vi sbalordirà e che ho pensato di riassumere e farvele conoscere. 
Le citazioni virgolettate sono tratte, pari pari, dall'articolo in questione.

Eccole:


  • La frutta: non è vero che sia la buccia ad essere più ricca di vitamine; queste ultime sono maggiormente presenti nella polpa! Tra l'altro, poichè la frutta contiene anche vitamina C, sarebbe meglio consumarla a fine pasto in modo che possa aiutare ad assimilare il ferro. Ma quanti di noi, invece, sanno che andrebbe consumata lontana dai pasti, perchè gonfia!!


  • Lo zuccheroquello grezzo (di canna) NON è da preferire a quello bianco (raffinato), come invece leggiamo da più parti. E' piuttosto il pregiudizio che gli alimenti meno raffinati siano migliori di quelli elaborati a darci questa convinzione.

  • Il glutammato di sodio: è un esaltatore di sapidità presente nei dadi e altri alimenti. Personalmente, giro tra gli scaffali alla ricerca del dado privo di glutammato. In realtà NON è nè cancerogeno, nè pericoloso e tra l'altro è presente anche in alimenti naturali quali: pomodori, carne, pesce, parmigiano...


  • La carne: quella di maiale, che condanniamo perchè grassa, NON contiene più grassi di quella bovina, anzi, talvolta è il contrario! Così come "le carni bianche" non sono in generale più magre di quelle rosse. Riguardo ai tagli di carne migliori, chi di noi non chiede al suo macellaio di fiducia il filetto o la fettina di vitello, perchè più nutrienti e ricche di ferro? In realtà non sono quelli i tagli migliori, in quanto le proteine presenti e il ferro sono più o meno le stesse in tutti i tagli, varia solo il contenuto in grassi.

  • Il ferro. Udite udite: l'anemia NON si cura con gli spinaci, i quali sono all'ultimo posto per il loro contenuto di ferro (su 100 g ne contengono solo 2,7 mg). Il ferro è invece contenuto maggiormente nel fegato di bovino, nei muesli e nei legumi (su 100 g tra gli 8.80 e 6,10 mg).


  • Il fosforo: <<il pesce non è poi così ricco di fosforo: ci sono alimenti che ne contengono di più, come legumi e frutta secca>>.
  • La cottura dei cibi: NON riduce i nutrienti contenuti nei cibi, ma aiuta l'organismo ad assimilarli.
  • I prodotti bio: (naturali) NON sono sempre migliori degli altri da un punto di vista nutrizionale, contengono solo meno pesticidi, ma non necessariamente tutti tossici per l'organismo umano.


  • La più interessante per me, che bevo poco: i famosi 2 litri di

    acqua al giorno. Che sacrificio ci chiedono, soprattutto in inverno!! In realtà è una teoria che risale al 1945 da uno studio americano che raccomandava testualmente << la quantità adeguata per un adulto è di 1 ml d'acqua per ogni caloria di cibo>> e sottolineava che <<gran parte di questa quantità è contenuta negli alimenti>>. Dunque, se la prima affermazione si è trasformata nella "diceria" dei canonici 2 l di acqua al dì, << la seconda affermazione s'è persa per strada>>. E ancora << non è provato che bere tanto depuri l'organismo, migliori la pelle o aiuti a dimagrire >>. Meglio dunque << bere quando se ne sente il bisogno (fanno eccezione gli anziani e i bambini) >>.


  • E il buono e "digestivo" amaro a fine pasto?

    Lo so, mi odierete, ma quel bicchierino a conclusione di un buon pasto, NON fa digerire, anzi << l'alta gradazione alcolica dei liquori irrita le pareti dello stomaco e può rallentare lo svuotamento>> meglio << un bicchiere di vino durante il pasto, perchè la bassa gradazione alcolica stimola la secrezione gastrica >>.

Insomma, mie cari, la lista sarebbe ben più lunga. Io qualcosa ho imparato: non lasciarsi mai prendere dal panico quando leggiamo, navigando in internet etc., la messa al bando di qualche sigla chimica contenuta in qualche alimento. Crea solo allarmismo in campo alimentare, diventando una sciocca catena di Sant'Antonio.



Talvolta "naturale" non è sinonimo di "salutare" e che la "dieta" migliore è mangiare un pò di tutto, ma con moderazione!!

Alla prossima... parola di "grillo parlante".



9 commenti:

  1. Molto interessante. Grazie per le informazioni.Mary

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    1. Visto quante cose ci fanno credere? Penso che la verità sia sempre nel mezzo. Grazie

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    2. Ciao Marta come stai?finalmente sono riuscita a venire qui a trovarti..e nel frattempo ho letto questo interessante articolo sui cibi..al di là di ciò che ci fanno credere..a presto..un abbraccio..Mina.

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    3. Ciao cara, che piacere sentirti! Con tutto ciò che cucino (vedi mie ricette) non può che andare benone!! Baci

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  2. Io la penso come tè, bisogna mangiare un pò di tutto, solo noi sappiamo come distribuire il cibo... più passano gli anni e più impariamo a conoscerci facendo modo (sempre con 'una certa cultura alimentare) di capire ciò che fa male e ciò che delizia quindi !! ww gnam gnam.susi.

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  3. leggendo il tuo post mi sono rincuorata! Grazie per le preziose informazioni che hai voluto condividere con noi.
    Lory

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  4. Grazie Marta.
    Io sono sempre del parere che bisogna ascoltare il nostro organismo. Quando desideriamo mangiare o bere qualcosa, vuol dire che in quel momento l'organismo ha bisogno di ciò che ci chiede. E' logico che non si deve mangiare per abitudine o perchè si è particolarmente golosi.
    E' un po' contorto il pensiero, ma tu sai che certe volte mi spezzo ma non mi "spiego".
    Un abbraccio.
    Claudia

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    1. Ahahah, quella del "mi spezzo ma non mi SPIEGO", è troppo carina, possiamo aggiungerla al post che sai tu! Comunque ti sei spiegata benissimo e sono d'accordo con te. Quindi...w i tarallini, le ciambelle e..chez Marie, ma con moderazione!!
      Bacioni

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