Figli a metà

Dedico le parole che seguono a tutti coloro che, come me, hanno perso uno o entrambi i genitori!

Vi ho raccontato, in un post passato, della perdita del mio papà lo scorso Agosto (clicca Qui). Ebbene, tanti sono i tormenti che mi lacerano il cuore, perchè tante sono le cose che gli avrei potuto dire, che avrei potuto fare per lui. Ma non le ho dette, non le ho fatte!! E che sia stato per egoismo "giovanile", per debolezza umana o per timore, non ha importanza! So soltanto che ora tutti i miei pensieri sono per lui, così come le lacrime che mi fanno compagnia la sera, prima di addormentami o, semplicemente, quando ascolto una bella canzone.

Non so se mi perdonerà per le mie
mancanze, ma so che da qualche parte continua a volermi bene come prima e più di prima, perchè non ha più da "rimproverarmi" per i miei comportamenti quaggiù, ora ha la possibilità di "leggere" dentro il mio cuore!Da bambina, contro il parere di mia madre, gli piaceva portarmi in giro da amici e parenti e mettermi in bella mostra. Ed io, che avevo più o meno 3 anni, facevo il mio show: cantavo e ballavo come Shirley Temple, smorfiosa e leziosa come solo le "femminucce" sanno essere! In questa foto è racchiuso il "mio viaggio con papà" e che conosco solo io!

Io e il mio papà

Lungi da me dare consigli moralistici del tipo "godetevi i genitori finchè ci sono" etc. Quello che
è accaduto a me fa parte della "storia umana", di quel pudore che ci impedisce di esternare i nostri sentimenti e che ci rende, talvolta, superficiali e pavidi, ma non cattivi! 

 Si può essere sorelle, mogli, madri, tutti ruoli di "responsabilità", ma essere figlia è il ruolo più spensierato, il più naturale, il più umano. Ci permette di alimentare, anche da adulti, il "fanciullino" che è in noi di pascoliana memoria! Adesso che lui non c'è più, anche una parte di me si è spenta e mi percepisco come "figlia a metà"! 
Ciao papà.